
La nostra riflessione gravita attorno alle abitudini alimentari che
risentono dunque di quei fattori legati alla condizione socio-economica
e culturale, dove il cibo diviene quasi una conquista, strappato alla
fame tramite lunghe code presso mense, recupero di panini presso enti
caritativi o piccole donazioni attraverso Banco Alimentare o privati
cittadini.
La dieta base media di un cittadino senza dimora è legata quasi
esclusivamente all’ingestione di frumento e graminacee, attraverso pane e
pasta, e di prodotti a lunga conservazione, quali scatolame.
Oltre a carenze di abilità prettamente culinarie, nella preparazione
di pietanze, questa situazione è anche favorita da una scarsa
attenzione ad una corretta alimentazione e conservazione dei cibi,
dovuta in parte a una condizione economica e a un'abitudine dettata da
un sistema assistenziale strutturato per grandi numeri e che quindi
trascura inevitabilmente le singole esigenze.
La costruzione di un percorso educativo-culinario diviene così il
movente progettuale per promuovere una corretta educazione alimentare,
sensibilizzare e prevenire patologie sanitarie legate
all'alimentazione, sensibilizzare sui temi dello spreco alimentare,
dell'invenduto e della equa distribuzione dei beni materiali in
contesto metropolitano, acquisire competenze in merito a coltivazioni e
autoproduzioni ortofrutticole da poter spendere in ambito domestico o
lavorativo e non ultimo valorizzare competenze e abilità biografiche
dei cittadini senza dimora.
Un percorso così strutturato si pone come orizzonte anche il
potenziare la rete sociale di comunità e costruire momenti di socialità
ed inclusione.
Nasce così il progetto "Colto&Mangiato", scritto e redatto
dall'equipe della Residenza, che partecipa al Primo Premio Enrico Davolio, promosso dal consorzio "CS&L" in memoria del direttore
della Cooperativa Aeris e Presidente del Consorzio, prematuramente
scomparso nel 2015.
“Colto&Mangiato” vince il primo premio che corrisponde al
finanziamento diretto del 50% del progetto ed il desiderio collettivo
di trasformare questa piccola esperienza partita dal basso in un
progetto/occasione per cittadini senza dimora, diverrà realtà nel marzo
2017.
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