Il Laboratorio Colto&Mangiato parte dall’analisi di contesto
sull’alimentazione delle persone senza dimora che secondo le analisi da
noi prodotte ha un’età media compresa tra i 45 e i 65 anni, una bassa
scolarizzazione e un corollario di patologie sanitarie tra le quali
spiccano, in grande aumento, quelle legate alla cattiva nutrizione
(diabete, ipertensione, etc.).
La nostra riflessione gravita attorno alle abitudini alimentari che
risentono dunque di quei fattori legati alla condizione socio-economica
e culturale, dove il cibo diviene quasi una conquista, strappato alla
fame tramite lunghe code presso mense, recupero di panini presso enti
caritativi o piccole donazioni attraverso Banco Alimentare o privati
cittadini.
La dieta base media di un cittadino senza dimora è legata quasi
esclusivamente all’ingestione di frumento e graminacee, attraverso pane e
pasta, e di prodotti a lunga conservazione, quali scatolame.
Oltre a carenze di abilità prettamente culinarie, nella preparazione
di pietanze, questa situazione è anche favorita da una scarsa
attenzione ad una corretta alimentazione e conservazione dei cibi,
dovuta in parte a una condizione economica e a un'abitudine dettata da
un sistema assistenziale strutturato per grandi numeri e che quindi
trascura inevitabilmente le singole esigenze.
La costruzione di un percorso educativo-culinario diviene così il
movente progettuale per promuovere una corretta educazione alimentare,
sensibilizzare e prevenire patologie sanitarie legate
all'alimentazione, sensibilizzare sui temi dello spreco alimentare,
dell'invenduto e della equa distribuzione dei beni materiali in
contesto metropolitano, acquisire competenze in merito a coltivazioni e
autoproduzioni ortofrutticole da poter spendere in ambito domestico o
lavorativo e non ultimo valorizzare competenze e abilità biografiche
dei cittadini senza dimora.
Un percorso così strutturato si pone come orizzonte anche il
potenziare la rete sociale di comunità e costruire momenti di socialità
ed inclusione.
Nasce così il progetto "Colto&Mangiato", scritto e redatto
dall'equipe della Residenza, che partecipa al Primo Premio Enrico Davolio, promosso dal consorzio "CS&L" in memoria del direttore
della Cooperativa Aeris e Presidente del Consorzio, prematuramente
scomparso nel 2015.
“Colto&Mangiato” vince il primo premio che corrisponde al
finanziamento diretto del 50% del progetto ed il desiderio collettivo
di trasformare questa piccola esperienza partita dal basso in un
progetto/occasione per cittadini senza dimora, diverrà realtà nel marzo
2017.
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